CHROMAKOPIA - Tyler, The Creator
Tutto ci saremmo aspettati nel 2024 tranne che un disco di Tyler, The Creator. Vuoi perché a ottobre inoltrato si erano ormai perse le speranze sull'annuncio del progetto, vuoi perché nessuno avrebbe pensato che l’artista avrebbe rotto la sua tradizione di pubblicare un disco solo negli anni dispari. Eppure, questo LP sembra voler infrangere tutti gli stilemi possibili di Tyler.
È risaputo che lo statunitense sia celebre per "prendere in giro" la propria fanbase, ma fino a questi livelli non era mai arrivato. Dall’avvento improvviso del video che annuncia il disco assieme ad annesso videoclip, all’uscita della stranissima “Noid”, alla falsa promessa di assenza di feat nel disco, Tyler con questo progetto ha infranto tutte le regole che ha sempre seguito.
Il disco si apre con la traccia “St. Chroma”, che allunga di un minuto lo snippet di annuncio del progetto, presentando una traccia oscura e ansiogena dove Tyler rappa sottovoce versi spaventati in cui racconta della propria carriera. La narrazione continua nei pezzi “Rah Tah Tah” e “Noid”, dove le strumentali diventano sempre più intense fino a portare a un’esplosione e una seguente risoluzione. I brani successivi raccontano invece di temi più personali a Tyler: infatti, “Darling, I”, “Hey Jane”, “I Killed You” e “Judge Judy” narrano di storie d'amore tragiche: la prima tratta di un uomo che non riesce a vivere una relazione monogama, la seconda di un uomo che mette incinta la propria compagna senza volere il figlio, la terza di un uomo che desidera vedere morta la propria compagna e la quarta della morte della compagna del protagonista.
Questi brani più seri vengono seguiti da “Sticky”, una posse cut in feat con GloRilla, Sexyy Red e Lil Wayne, una traccia più accessibile alle masse e molto più divertente da riascoltare rispetto alle altre, anche se segna un punto di rottura nella narrazione. Trama che verrà ripresa in “Take Your Mask Off”, il pezzo in cui Tyler smaschera i rapper che fingono di venire dalla strada, quasi glorificando quella vita che non hanno realmente avuto. La decima traccia, “Tomorrow”, rompe la tradizione del californiano secondo la quale ogni decima traccia sarebbe dovuta essere doppia, e presenta un brano dove Tyler riflette sulla propria vita e vive con l'ansia del proprio futuro. “Thought I Was Dead” presenta un “ritorno” del personaggio di Igor, che presenta molti riferimenti ai suoi vecchi album ricordando che, nonostante tutto, lui resta sempre lo stesso. “Like Him” è un brano più rilassato in cui Tyler lascia spazio alla voce di Lola Young, per poi seguire tutto con “Balloon”. L’album si conclude con “I Hope You Find Your Way Home”, brano dove Tyler parla della propria carriera e spera di riuscire a rinnovarsi sempre e non invecchiare mai.
Questo disco presenta una maturità sonora mai vista in Tyler: i brani passano da pezzi Rap tradizionali a epopee Rock psichedelico fino a canzoni influenzate dal Jazz, dalla World music e dalla Folktronica.
Grazie all’enorme cast di featuring, Tyler riesce a fare una proposta varia e che mantiene generalmente una narrazione coesa, nonostante ci siano brani che la rompano come “Sticky”, che sembra molto fuori posto rispetto al resto dell’album. I testi sono struggenti e deprimenti: dalla narrazione in prima persona di “Hey Jane”, in cui il rapper, preoccupato, parla alla propria compagna di non sentirsi pronto per un figlio e di non conoscerla abbastanza, passando per “Balloon”, che funge da coming out, alla stupenda closer che funge quasi da preghiera conclusiva con frasi come “Raisin’ a child is not on my wishlist [...] Maybe I should before I’m too old and washed up like dishes”. Il tema della paternità sembra davvero fondamentale a Tyler: tratta molto spesso di come lui non voglia realmente un figlio e di come non si senta completamente pronto. Ciò dimostra che, nonostante Tyler cresca, non sembra abbia troppa voglia di apparire troppo maturo per la musica che compone.
“Chromakopia” è il disco più maturo di Tyler, dove le riflessioni non tolgono spazio a produzioni varie e magistrali, feat che sembrano necessari alla musica (cosa che spesso non succede nella musica moderna, in cui i feat sembrano più fatti per ascolti che altro). Se siete alla ricerca di un disco Rap con liriche profonde e ricercate, “Chromakopia” è l'album perfetto per voi. Esso è sicuramente il progetto rap più maturo di questo 2024.